Sono disoccupata, ma fra pochi giorni il mio telefono squillerà e tornerò ad essere un'insegnante precaria.
Il cambio di condizione che sperimento ogni anno, al termine delle lezioni e all'inizio dell'anno scolastico, è un cambio notevolissimo!! Strapperò finalmente al nulla un'identità sociale, e per la mia piccola famiglia, che vive di quello che porto a casa, qualche sicurezza...
Mi strapperà dal nulla la telefonata della segretaria: "Signora, è libera?"
Certo che sono libera!
… Oggi, dove devo andare? Dove mi mandate, questa mattina?
Non nascondo l'ansia legata al fatto che ogni due-tre giorni al massimo, salvo eccezioni, la classe cambia, i bambini non sono gli stessi, hanno problemi diversi che dovrò intuire al volo!
Incontrerò anche bambini disabili, alcuni dei quali non certificati, e quando sarà previsto l'insegnante di sostegno comunque non seguirà il bambino per le ore di cui avrebbe realmente bisogno per vedere garantito il proprio diritto ad apprendere e a integrarsi... la scuola pubblica non ha denaro a sufficienza!
Dal canto mio non posso permettermi un navigatore satellitare: scaricherò qualche mappa un po' approssimativa da google, per raggiungere le scuole, e sono già fortunata! Quest'anno mi preoccupa la mia automobile: da quanto tempo non le faccio un bel check up? Dove li trovo i soldi necessari?!? So che il cambio ha dei problemi, ma...
E come farò se verrà a nevicare, con le gomme ogni giorno più lisce?
Eppure non ho risparmi da parte; continuo a pagare un piccolo, minuscolo debito che per me ha un peso esagerato, e ogni giorno, dopo i primi attimi di sconforto, mi dico che non posso fare altro che alzare la testa e credere che prima o poi la mia situazione migliorerà!
I Vostri bambini li adoro, uno per uno: è grazie a loro che vado avanti... in ogni senso!
Sono loro che mi strappano al nulla!
Lettera firmata di un'Amica
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